"Giorgio
Dini mi ha ispirato, tra l’altro, un
“passaggio” per
un mio scritto: Il
tentativo di simulare un continuum di ventre di vibrazione ad infinitum
è
per me da escludere e
da evitare
in quanto diseducativo. Esso
è contro la natura
del suono
provocato che richiede la costante della fase del moto armonico e la
controfase, direi, nel cambio di direzione dell’arcata.
È
da preferire, piuttosto e questo sì, sempre un
“ben
distinto” attacco del suono: quello in su se
l’arcata
è iniziata in giù o viceversa. Il "tremolo" sintetizza perfettamente questo concetto poiché all’ascolto risulta evidente lo “stretto” dell’alternanza degli “in giù” e degli “in su”, ossia degli attacchi del suono reiterati nella brevità del periodo d’articolazione. Ho avuto modo, recentemente, di ascoltare con immenso piacere questa modalità esecutiva mirabilmente e sapientemente attuata (tra le altre) al contrabbasso dall’interprete Giorgio Dini ("ONE MORE TIME”, Borah Bergman - piano, Giorgio Dini - contrabbasso) e, aggiungo, per la prima volta nella mia esperienza d’ascolto. Il risultato sul piano spirituale è stato illuminante”. Fernando Grillo |
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